il tempo invecchia in fretta
10 anni di Associazione 22:37
a cura di Zara Audiello
inaugurazione sabato 2 novembre ore 19
10 anni di Associazione 22:37
a cura di Zara Audiello
inaugurazione sabato 2 novembre ore 19
follow english version
il tempo invecchia in fretta 10 anni di Associazione 22:37 a cura di Zara Audiello Inaugurazione sabato 2 novembre ore 19 dal 2 al 30.11.2019 Fusion Art Gallery / Inaudita Piazza Peyron, 9G Torino Artist*: Rebecca Agnes, Francesca Arri, Annalisa Cattani, Barbara Fragogna, Stefania Galegati, Manuela Macco, Stefania Migliorati, Giancarlo Norese, Penzo+Fiore, Alice Pedroletti, Guido Salvini. Associazione 22:37 nasce nel 2009 dall’incontro di giovani curatrici e artist* con in comune l’interesse per la produzione artistica e la pratica curatoriale in diversi contesti europei. Network e mobilità sono le caratteristiche principali di 22:37 il cui lavoro si è sviluppato principalmente nelle città di Milano, Berlino, Barcellona, Venezia e Belgrado. In questi 10 anni di attività membri variabili del team sono (stat*) Zara Audiello, Stefania Migliorati, Silvia Giorgetti, Roberta Coletto, Rebecca Agnes, Marta Ferretti, Luís Miguel De Matos. La celebrazione dei 10 anni dell’associazione coinvolge non solo artist* che hanno in precedenza lavorato con essa, ma si apre anche a nuove ed inedite collaborazioni. Gli e le artist* coinvolt* nella mostra hanno in comune il fatto che alla loro propria attività artistica si affianca una più complessa attività culturale che spazia dalla curatela alla associazionismo e alla organizzazione di eventi. Con il tempo invecchia in fretta Associazione 22:37 coglie l’occasione per ringraziare tutt* coloro che hanno collaborato alle sue attività in questi 10 anni. Il tempo invecchia in fretta di Zara Audiello
“io so che cosa è il tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo“ Sant’Agostino Secondo Agostino il tempo sembra esistere solo in quanto tende a non essere, difatti solo il presente sussiste, a patto di non tramutarsi in passato e di non essere ancora futuro. La memoria, l’attesa e l’attenzione dei particolari presenti sono le condizioni che ci fanno relazionare con l’interiorità, sede della vera realtà del tempo. La mostra nata dalla necessità di celebrare i dieci anni di attività dell’Associazione 22:37, vuole soffermarsi proprio sulla capacità dell’anima di connettere le tre dimensioni temporali in unità, senza l’anima non ci sarebbe il tempo. Gli e le artist* coinvolt*, anime della contemporaneità, ci faranno da tramite in questo percorso, evidenziando di contraltare come il tempo, se non viene usato propriamente non trascorre, ma invecchia e spesso anche in fretta. |
Ringraziandovi vi segnaliamo la videoplaylist dedicata al decennale:
22:37 PLAYLIST Buon ascolto! Associazione 22:37 ringrazia per la videoplaylist in ordine sparso: Giuseppe Mendolia Calella Stefania Migliorati Alexandra Wolframm Daniela Di Maro Marco Dalbosco Alice Pedroletti Luís Miguel De Matos Claudio Gobbi Ilaria Biotti Silvano Arcidiacona Rebecca Agnes Maria Mitsopoulou Barbara Fragogna Francesca Arri Iva Kontić Maria Fernanda Moscoso Dragan Strunjaš Adalberto Abbate Marco Pezzotta Zara Audiello Giorgos Papadatos Benedetta Panisson Stefanie Schairer Ivana Spinelli |
english version
il tempo invecchia in fretta
10 years of Association 22:37
curated by Zara Audiello
Opening 2th november 7pm
2.11 > 30.11.2019 Turin
Fusion Art Gallery / Inaudita
Artists: Rebecca Agnes, Francesca Arri, Annalisa Cattani, Barbara Fragogna, Stefania Galegati, Manuela Macco, Stefania Migliorati, Giancarlo Norese, Penzo+Fiore, Alice Pedroletti, Guido Salvini.
Association 22:37 was born in 2009 from the meeting of young curators and artists with a shared interest in artistic production and curatorial practice in the European contexts. Network and mobility are the main features of 22:37 whose work has developed mainly in the cities of Milan, Berlin, Barcelona, Venice and Belgrade. In these 10 years of activity variable members of the team are (were) Zara Audiello, Stefania Migliorati, Silvia Giorgetti, Roberta Coletto, Rebecca Agnes, Marta Ferretti, Luís Miguel De Matos.
The celebration of the 10 years of the association involves not only artists who have previously worked with 22:37, but it also opens up to new collaborations. The artists involved in the exhibition have in common the fact that their own artistic activity is accompanied by a more complex cultural activity that ranges from curatorship to criticism and associationism.
With il tempo invecchia in fretta Association 22:37 takes the opportunity to thank all those who have collaborated in its activities in these 10 years.
Thanking you we would like to share the videoplaylist dedicated to the tenth anniversary:
22:37 PLAYLIST
Enjoy!
Fusion Art Gallery / Inaudita
Piazza Peyron, 9G Torino
www.fusionartgallery.net
#22e37 #iltempoinvecchiainfretta
#ZaraAudiello #RebeccaAgnes, #FrancescaArri, #AnnalisaCattani, #BarbaraFragogna, #StefaniaGalegati, #ManuelaMacco, #StefaniaMigliorati, #GiancarloNorese, #PenzoFiore, #AlicePedroletti, #GuidoSalvini
il tempo invecchia in fretta
10 years of Association 22:37
curated by Zara Audiello
Opening 2th november 7pm
2.11 > 30.11.2019 Turin
Fusion Art Gallery / Inaudita
Artists: Rebecca Agnes, Francesca Arri, Annalisa Cattani, Barbara Fragogna, Stefania Galegati, Manuela Macco, Stefania Migliorati, Giancarlo Norese, Penzo+Fiore, Alice Pedroletti, Guido Salvini.
Association 22:37 was born in 2009 from the meeting of young curators and artists with a shared interest in artistic production and curatorial practice in the European contexts. Network and mobility are the main features of 22:37 whose work has developed mainly in the cities of Milan, Berlin, Barcelona, Venice and Belgrade. In these 10 years of activity variable members of the team are (were) Zara Audiello, Stefania Migliorati, Silvia Giorgetti, Roberta Coletto, Rebecca Agnes, Marta Ferretti, Luís Miguel De Matos.
The celebration of the 10 years of the association involves not only artists who have previously worked with 22:37, but it also opens up to new collaborations. The artists involved in the exhibition have in common the fact that their own artistic activity is accompanied by a more complex cultural activity that ranges from curatorship to criticism and associationism.
With il tempo invecchia in fretta Association 22:37 takes the opportunity to thank all those who have collaborated in its activities in these 10 years.
Thanking you we would like to share the videoplaylist dedicated to the tenth anniversary:
22:37 PLAYLIST
Enjoy!
Fusion Art Gallery / Inaudita
Piazza Peyron, 9G Torino
www.fusionartgallery.net
#22e37 #iltempoinvecchiainfretta
#ZaraAudiello #RebeccaAgnes, #FrancescaArri, #AnnalisaCattani, #BarbaraFragogna, #StefaniaGalegati, #ManuelaMacco, #StefaniaMigliorati, #GiancarloNorese, #PenzoFiore, #AlicePedroletti, #GuidoSalvini
Gli Artist*
stefania GALEGATI
Stefania Galegati Shines (Bagnacavallo, Italia, 1973) ha studiato arti visive all’Accademia di Belle Arti di Bologna e Milano con Alberto Garutti. Faceva parte di Via Fiuggi, un gruppo di giovani artisti che vivevano insieme a Milano alla fine degli anni Novanta. Lavora con diversi media; le piace spostare i meccanismi semantici nelle cose e nelle persone. Espone per la prima volta nel 1994 a Viafarini. Nel 2003 si trasferisce a New York con l’International Studio Program presso il MoMA PS1 e rimane per alcuni anni. Ha vissuto senza una base permanente spostandosi tra New York, Buenos Aires, Tanzania ed Europa. Dal 2008 vive a Palermo, dove nidifica con la sua famiglia. Dal 2015 al 2018 ha co-gestito Caffè Internazionale: un locale locale, centro multiculturale e multidisciplinare e opere d’arte. Attualmente insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Lavora con Pinksummer, Genova, dall’inizio della sua carriera e con Francesco Pantaleone, Palermo dal 2007. È co-fondatrice del collettivo del Progetto Isola delle Femmine, con l’effettivo compito di acquistare l’Isola delle Femmine (PA), una piccola isola al largo della costa siciliana. Un processo che coinvolgerà 350.000 donne con citazioni da 10 euro ciascuna, riflettendo sul femminismo e sui beni comuni. È anche co-fondatrice della Summer School of Contemporary Art di Palermo: una scuola estiva d’arte indipendente annuale dal 2015. Ha un’installazione permanente 6 x 6 x 5.9 all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, un lavoro di impianto che sarà praticabile in circa 50 anni. Nel 2019 apre il Monumento al Cadere, a Bagnacavallo (RA), monumento permanente alla caduta. Nel 2020 vorrebbe effettivamente produrre il “buco nell’acqua” che ha progettato molti anni fa e fallisce continuamente francesca ARRI
Francesca Arri è nata nel 1983 ad Asti. Vive e lavora a Torino ed è socio fondatore di Associazione Decifra. Performer e artista visiva, laureata all’Accademia Albertina, la sua pratica si muove tra la per-formance, la formazione e l’organizzazione e curatela di eventi, un analisi antropologica che vuole agire in profondità nella società attraverso gli individui e i loro comportamenti e abitudini. Declina il linguaggio per-formativo con differenti media compiendo un’analisi dell’uomo e della società attraverso l’empatia e la con-divisione delle esperienze, tracciandone il limite non come segmento finale ma come spazio educativo e di confronto con il prossimo in un dialogo tra alta e bassa cultura. La Arri lavora attraverso laboratori aperti al pubblico dove innesca nei partecipanti lo stimolo e la capacità di usare il proprio corpo come veicolo per arrivare e coinvolgere il pubblico all’interno di grandi opere collettive. L’opera diventa anche oggetto o ambiente interattivo, vivente, stimolante, atto ad invitare o sfidare il fruitore. L’imbarazzo e il suo superamento mettono in contatto il pubblico con l’opera d’arte e con l’artista stesso aprendo una porta alla variabilità degli eventi, all’aspetto ludico dell’interazione con il prossimo che sperimenta l’esperienza performativa da protagonista. annalisa CATTANI
Annalisa Cattani é un’artista e studiosa di Retorica e Arti visive. I suoi Progetti creano meccanismi dialettici che riflettono sul tema della relazione, Ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero ideando numerosi progetti di Arte Pubblica a Bologna, Milano, Cremona, Roma, Firenze, Bolzano, Trieste, Siena, Londra, Baghdad, è stata tra i promotori di Oreste. La sua ricerca prende spunto dagli Studi di Teoria dell’argomentazione sviluppati nel Dottorato di Retorica, presso l’Università di Torino e il Dams di Bologna, conclusosi con un periodo alla Columbia University di New York. Collabora con Radio Città del Capo, nel 2011 ha aperto il Centro Residenze “Novella Guerra”. Insegna all’Università di Ferrara e all’Accademia di belle Arti di Bologna e Ravenna. Ha pubblicato il libro “Pubblicità e Retorica”, Lupetti Editori, Milano 2019 (terza edizione) |
stefania MIGLIORATI
(Bergamo, 1977) vive e lavora fra Bergamo e Berlino. Le sue opere e i suoi progetti sono indagini su temi legati allo spazio e al luogo in molte delle loro declinazioni, con un particolare interesse verso lo spazio pubblico. L’artista, selezionata per il Grand Tour d’Italie 2018, menzionata al Talent Prize 2013 e al Premio Profilo Arte 2008, ha esposto presso numerose gallerie ed istituzioni tra cui Manifesta12/Collaterals (Palermo,2018), Galerie Wedding - Raum für zeitgenössische Kunst (Berlino, 2017), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia, 2017), La Fabbrica del Vapore (Milano, 2015), Beton7 (Atene, 2015), Palazzo Busacca (Scicli, 2014), Zajia lab (Pechino, 2012), Galerie Weisser Elefant (Berlin, 2010), CCCB, Centre de Cultura Contemporánia de Barcelona (Barcelona, 2009), Galleria A+A (Venezia, 2009), Museo della Permanente (Milano, 2008), Magazine (Belgrado, 2007). rebecca AGNES
È nata nel 1978 a Pavia. Ha studiato all’accademia di belle arti di Brera di Milano, città in cui ha abitato fino al 2006, anno in cui si è trasferita a Berlino. Sue mostre personali presso Viafarini e Care/of a Milano. Galleria Davide Gallo (Milano e Berlino) e Fusion Art Gallery / Inaudita a Torino. Beo_Project a Belgrado. Fra le mostre collettive: Ambasciata Italiana di Berlino, Kreuzberg Pavillion, Mica Moca, João Cocteau e Galerie Wedding Berlino. Bethon7 ad Atene. Assab One e Fabbrica del Vapore a Milano. Associazione Culturale dello Scompiglio (LU). Museo Marino Marini a Firenze. GC.AC Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone. CIAC Castello Colonna di Gennazzano, Roma. Centre Pompidou a Parigi. Fra le residenze: 2018 BoCs Art Cosenza. 2014 Beo_Project Residency, Belgrado. 2013 Habitat # 1, CLANG, Scicli, Sicilia. 2012 Generations, Sofia, Bulgaria. 2011“Mobility and Movemen”, Byala Bulgaria. 2009 Advanced Course in Visual Arts. Fondazione Antonio Ratti. Como. 2005 Art/Lab, Isola San Servolo, Venezia. 2003 Centre International d’Accueil et d’Echange des Récollets, Parigi. giancarlo NORESE
Nato a Novi Ligure nel 1963, vive a Milano. Sin dagli anni Ottanta si è dedicato a pratiche collaborative con altri artisti e con istituzioni, alla realizzazione di progetti editoriali, azioni pubbliche, esperimenti educativi indipendenti. È stato uno degli iniziatori del Progetto Oreste e l’editor delle sue pubblicazioni. Ha esposto in musei pubblici e gallerie in Europa, Stati Uniti, Cina. manuela MACCO
Nasce a Biella nel 1970. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Torino lavora come artista visiva, con la performance, il video, la fotografia e l’installazione. Vive a Torino. Dal 2008 tiene seminari di teoria e pratica della performance art presso varie università, tra cui l’École Supérieure de l’Agglomération d’Annecy, l’Accademia Albertina di Belle Arti, l’Università Degli Studi di Torino. In qualità di curatrice ha ideato e organizzato eventi dedicati alla performance art e mostre incentrate su tematiche di genere. Nel 2012 ha fondato il progetto torinoPERFORMANCEART di cui è tutt’oggi co-direttrice e co-curatrice. Ha partecipato a numerosi progetti internazionali di residenza, festival e mostre. Collabora regolarmente con l’artista Guido Salvini. Oltre a supportarsi a vicenda nei rispettivi progetti individuali, i due artisti lavorano a progetti comuni, sia artistici che curatoriali. Nel 2008 costituiscono il collettivo Macco-Salvini, dal 2013 curano congiuntamente il torinoPERFORMANCEART. |
PENZO+FIORE
Penzo+Fiore, duo artistico dal 2009 e fondatori dell’associazione culturale Cantiere Corpo Luogo attiva dal 2009 ad oggi, vivono e lavorano a Venezia. Materiale d’elezione per le loro opere è il vetro, metafora della fragilità umana e sociale. Rappresentati in Italia dalla galleria Massimo De Luca di Venezia, affiancano alla produzione installativa talk, dibattiti e dispositivi che hanno come obiettivo quello di stimolare il pensiero critico. alice PEDROLETTI
Alice Pedroletti è artista nata e cresciuta a Milano. Ha vissuto e lavorato in Olanda, Stati Uniti e in Cina. La sua ricerca tratta i molteplici aspetti dell’essere e della visione attraverso un approccio immaginifico e un’indagine che riguarda l’archiviazione come pratica artistica. Il mezzo fotografico, così come l’azione del fotografare, sono costantemente messi in discussione: ne emerge una relazione tra fotografia e scultura che trova diverse espressioni finali, sempre riguardanti il problema della temporalità, della fragilità e della matrice in entrambe le discipline. Nelle opere, così come nei progetti a lungo termine, l’arte entra in relazione con la scienza, la letteratura, la storia, la memoria. L’interesse si rivolge all’idea di frammentazione che mette a confronto l’identità, personale o collettiva, con un’architettura, un paesaggio o un territorio, i quali risultano quindi immaginari anche se reali. Alice costruisce piccole scenografie per ricreare immagini ambigue, memoriali o sculture analitiche dove i vari oggetti, o l’idea che abbiamo di essi, sono raccolti ossessivamente e, nello stesso tempo, sottratti alla realtà, sconosciuta perchè lontana. Come artista-curatrice ha fondato ATRII Archivio Aperto: un progetto collettivo - e associazione culturale – ospitato presso la Cittadella degli Archivi di Milano, l’archivio della città, che utilizza l’arte contemporanea per investigare il concetto di atrio da un punto di vista processuale e teorico. ATRII fa parte di The Independent, progetto di ricerca del Museo MAXXI di Roma, incentrato sull’identificazione e promozione degli spazi e dei pensatori indipendenti. barbara FRAGOGNA
Nata a Venezia nel 1975, Barbara Fragogna è un’artista multidisciplinare, curatrice ed editrice. Attualmente vive a Torino. La sua ricerca artistica indaga principalmente i temi del fallimento produttivo quali l’ironia, l’ansia, il senso del ridicolo, la nausea, l’individualismo, il confronto non democratico, il patriarcato, l’ossessione, la disfatta della memoria, la ri-dimensione dell’ego, l’assurdo e il paradosso attraverso la pratica artistica e curatoriale come azione inutile, ma necessaria. Ha esposto presso numerose gallerie e istituzioni in Italia e all’estero, è stata la direttrice artistica della KH Tacheles dal 2008 al 2012, nel 2013 ha fondato la casa editrice indipendente Edizioni Inaudite. Dal 2015 dirige il progetto Fusion/Inaudita a Torino. guido SALVINI
Lavora come fotografo dai primi anni ‘80 realizzando ritratti, foto pubblicitarie, ricerca personale e parallelamente occupandosi di fotografia di scena in teatro. Successivamente, grazie all’esperienza acquisita in teatro e al forte interesse per il cinema, inizia a lavorare sul set di numerosi film. Il suo percorso nel cinema come fotografo di scena dura più di un decennio e lo vede vincitore di premi e riconoscimenti. Dal 2000 lavora anche con il video e realizza numerosi back stage sia per il cinema che per la televisione. Il video e l’installazione diventano, a partire dallo stesso periodo, i medium privilegiati della sua ricerca artistica. In questa fase si interessa inoltre di performance art indagando, in un primo momento, soprattutto i temi e le problematiche inerenti la documentazione. Dal 2013 è co-curatore del torinoPERFORMANCEART. Con la sua attuale pratica artistica, che utilizza il video, la fotografia, l’installazione e la performance, investiga i rapporti tra arte-artista e società, e i temi collegati alla libertà personale e agli stereotipi dell’esistenza. |