PENZO + FIORE
Il Senso del Vetro
Penzo+Fiore detonatori del vetro di Olga Gambari - su Repubblica SONO artisti. Ma anche curatori, scrittori, performer, equilibristi e detonatori. In quanto tali, se prendono il vetro, come materiale e storia e pratica, lo fanno esplodere osservandolo e declinandolo da diversi punti di vista. Si chiamano Penzo+Fiore, vengono dal Veneto e lavorano insieme dal 2009. La loro personale alla Fusion Art Gallery (riaperta con la direzione di Barbara Fragogna, che è stata anche l'ultima curatrice della sezione arte della Kunsthaus Tacheles di Berlino) racconta di vetri. Una serie di opere diverse e multiformi che ricorda come il vetro sia liquido e poi solido, rigido e refrattario, fragile e tagliente. Si inizia con una colata brillante e colorata nel cortile di accesso alla galleria, in una lunga crepa che ora è diventata un'installazione. Poi reperti rinvenuti nel fondale della laguna veneta, micro sculture, un blocco di vetro grezzo (che sembra una pietra dura e antica), un intervento audio, un peluche in un barattolo, una fede con inciso sono fragile. E una bandiera incorniciata con un vetro rotto e ricomposto, una lastra stampata. Facile dire vetro Una pubblicazione di Edizioni Inaudite, progetto di editoria d'arte indipendente di Barbara Fragogna. |
PRESSO LA FUSION ART GALLERY:
Penzo+Fiore // VETRO - Disordine Rigido
Penzo+Fiore
VETRO Disordine Rigido a cura di Barbara Fragogna 23.6 - 23.7.2016 Inaugurazione giovedì 23 giugno ore 19 Mar - Gio // 16 - 19.30 e su appuntamento In collaborazione con www.edizioniinaudite.weebly.com |
E’ un artista solo colui che sa creare un enigma da una soluzione. – Karl Kraus
PENZO+FIORE _ UN SUGGERIMENTO
di Barbara Fragogna Artisti, curatori, scrittori, performer, equilibristi, detonatori. Penzo+Fiore sono in primis una creatura mitologica, proto-ermafrodito platonico, bicefalo piumato, una specie di semidio ermetico capace di trasformare decostruttivamente tutto in qualsiasi cosa (cose bellissime e temibili, poetici input di arguzie gravi), di sintetizzare concetti e oggetti e mutarli in discorsi e produzioni piene di senso. Senso intellettuale e sensualità fisica. Calore e ghiaccio, organismo e materia, vetro. Penzo+Fiore sono accurati, intelligenti, selvaggi. Trattano gli opposti forzandone la natura estrema e repulsiva fino a modellarli in soluzioni che ne bilanciano la contraddizione. Il loro rapporto con l’opera è intrauterino e la performance ne è il mezzo espressivo eccellente, è attraverso il corpo, l’unione, la tensione cellulare e il contatto proteso che il fiato/idea sospende e cristallizza. Il loro rapporto con l’opera è architettonico e l’installazione degli elementi nello spazio, come parole scelte in lingue dissimili ne è il pretesto per la costruzione di un discorso coerente e imprevedibile. |
VETRO / Disordine Rigido
Di Penzo+Fiore Il vetro come reperto e materiale storico. Per un muranese il vetro è una materia prima che ha la sostanza dell’immanenza. C’è, c’era, c’è sempre stato. Ha una qualità quasi primordiale e a volte può essere assimilato a qualcosa di antico. Promessa di ricchezza, passepartout per accedere alla nobiltà. Lusinga e gabbia, prigione dorata, allontanarsi dall’isola poteva costare la vita. Qui il vetro stesso, forgiato a stiletto, diventa strumento di morte. Materiale dal sapore alchemico, contiene in sé il paradosso della trasformazione. Malleabile e liquido prima, rigido e refrattario al cambiamento nel momento in cui diventa finito. E’ trasparente come l’anima, ha la fragilità e l’ineluttabilità della morte. La trasformazione è possibile solo a precise condizioni. Se la temperatura non è giusta la trasformazione diventa rottura, e la ricomposizione diventa sutura. La mostra si articola in una serie di lavori che tendono a utilizzare il materiale vetro forzandone la natura e l’inclinazione trasformativa. Da un lato l’utilizzo del vetro come barriera nella sua duplice accezione di protezione e di isolamento. Dall’altro la relazione/tensione che il vetro crea nell’incontro con altri materiali: è lui a trasmettere lo stato che gli altri dovranno mantenere nella relazione. Frutto della trasformazione limite diventa invece la rottura, che darà adito al processo di ricomposizione. La ricomposizione però non deve essere in alcun modo occultata, ma rimanere a memoria di ciò che è intervenuto nella storia dell’oggetto. La rottura nel vetro è caratteristica insita nella vita del materiale, è vocazione, soglia minima intravista nell’attimo dell’equilibrio precario. Da qui la partenza di un’ulteriore riflessione sui punti di bilanciamento possibili degli elementi in relazione tra loro. |
WORKSHOP DI PERFORMANCE
“Body and glass” di Penzo+Fiore Fusion Art Gallery - Torino
24 – 31 luglio 2016 Fusion Art Gallery – Torino – Italy
Workshop di performance art condotto da Penzo+Fiore in collaborazione con la Fusion Art Gallery di Torino. Obiettivo del percorso è quello di accompagnare i partecipanti verso la creazione di una propria azione performativa attraverso il riconoscimento delle proprie personali urgenze, e la messa in forma di un progetto significativo. I temi da cui prende avvio per il lavoro sono le riflessioni nate da “Vetro - disordine rigido”, la mostra ospitata dal 23 giugno al 23 luglio nella galleria torinese. Il workshop sarà l’occasione per osservare il lavoro dei performer ed inserirli, eventualmente, nel circuito di Cantiere Corpo Luogo o di Fusion Art Gallery. (...)
“Body and glass” di Penzo+Fiore Fusion Art Gallery - Torino
24 – 31 luglio 2016 Fusion Art Gallery – Torino – Italy
Workshop di performance art condotto da Penzo+Fiore in collaborazione con la Fusion Art Gallery di Torino. Obiettivo del percorso è quello di accompagnare i partecipanti verso la creazione di una propria azione performativa attraverso il riconoscimento delle proprie personali urgenze, e la messa in forma di un progetto significativo. I temi da cui prende avvio per il lavoro sono le riflessioni nate da “Vetro - disordine rigido”, la mostra ospitata dal 23 giugno al 23 luglio nella galleria torinese. Il workshop sarà l’occasione per osservare il lavoro dei performer ed inserirli, eventualmente, nel circuito di Cantiere Corpo Luogo o di Fusion Art Gallery. (...)
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