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WELCOME
TO THE FUTURE PLAYLIST |
Rebecca Agnes
benvenut* nel futuro WELCOME TO THE FUTURE a cura di Barbara Fragogna Inaugurazione Sabato 9 marzo alle 19 dal 9.3 al 6.4.2019 ORARI GALLERIA: dal giovedì al sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento contatti: [email protected] +39 349 3644287 |
REBECCA AGNES
website Fusion / Inaudita è un progetto di Associazione INAUDITA In collaborazione con: Edizioni Inaudite,Torino+Piemonte, COLLA/To contemporary art network NEsxT / Independent Art Network |
La Fusion Art Gallery - Inaudita presenta la mostra benvenut* nel futuro / WELCOME TO THE FUTURE di Rebecca Agnes.
“Quando è uscito Pokémon Go per un attimo ho avuto la sensazione che fossimo arrivati nel futuro tecnologico promesso, se non che breve tempo dopo ho scoperto che in realtà la struttura del gioco non era originale, bensì basata su un’interfaccia sviluppata dagli utenti stessi per un altro gioco per smartphone che non aveva avuto successo. Il futuro era arrivato qualche anno primo, ma io, e un numero considerevole di altre persone, non ce ne siamo accorti. Quindi benvenut* nel futuro, tanto è già passato.”
L’evento è parte dei circuiti NEsxT – Independent Art Festival, COLLA e ContemporaryArt Torino e Piemonte.
NB:
I lavori in mostra non hanno un prezzo predeterminato. Il valore viene dato dalla persona che intende acquistare uno dei lavori secondo la propria disponibilità economica. Cioè quanto la persona vuole e può investire nell’acquisto dell’opera.
Prima però di fare un offerta, si chiede di prendere in considerazione i seguenti punti:
- La Produzione: quanto sono costati i materiali necessari a realizzare i lavori ? quanto costa la stoffa? quanto il filo da ricamo? quanto la carta? quanto i pennarelli? quanto le tele? quanto i pennelli? quanto gli acrilici? quanto il fissativo?
- Il trasporto dei lavori: quanto è costato l’imballaggio per spedirli? quanto la spedizione?
- Qual è la percentuale della galleria? e quanto va all’artista?
- Quanto tempo è occorso per la progettazione del lavoro? e per la ricerca?
- Quanto tempo è occorso alla realizzazione del lavoro stesso? Cioè quanti giorni/ore sono occorse per i ricami, le tele, i disegni? Quanto valutare il lavoro di un’artista secondo il tempo (a ora)?
- Le eventuali tasse.
Futuro del passato. Ultropia.
di Barbara Fragogna
“… E difendiam la Terra, dall'ombra della guerra / Il nostro cuore batterà, per la libertà / Intrighi e i loschi piani dei mostri disumani / Il nostro raggio spazzerà, nell’immensità…” - Daitarn 3 (Sigla italiana)
Terra di mezzo tra Baby Boomers e Millennials. Siamo, Rebecca e io, parte della Generazione X di wikipedia “Generalmente identificata dalla mancanza di ottimismo nel futuro, dallo scetticismo, dalla sfiducia nei valori tradizionali e nelle istituzioni … di giovani adulti apatici, cinici, senza valori o affetti” ma anche “conosciuta come una delle generazioni più intraprendenti e tecnologiche della storia americana ed europea alla quale si deve in gran parte l'espansione di internet…”.
Ma anche. Quelli cresciuti a pane e cartoni, che però hanno visto la tv prima e dopo Berlusconi, che le scuole cattoliche e ancora la messa, che hanno studiato un po’ quello che volevano, che poi molti se ne sono andati perché l’Italia non se li è voluti tenere, che si sono lasciati credere che la colpa era dei genitori (psico e psycho), che le scuole cattoliche, che la musica punk e il muro di Berlino e Černobyl' e la Thatcher e i Bush e Disney ma per fortuna Miyazaki e poi “dai che siamo fichi ce la facciamo” ma “cacchio che dura però”.. e adesso? Che si fa? E domani? E la pensione? E i figli li facciamo? Anche no. Con quali conseguenze? La Natura mi punisce? E le donne? Tanto oramai non serve più lottare, e il femminismo? e invece si, di nuovo. Ma non sono una donna, sono quell* che sono. Degenerat*. Sto con chi voglio. Chi mi definisce? La religione, Dio, lo Stato, tu? E i diritti individuali? E il dovere dell’umiltà? E il cosmo, enorme. Quantici, stringhe, pulviscoli a 9 dimensioni, alieni alienati a guardare in alto, a buttare plastica in acqua, a vivere in boschi verticali solo se nati bene, a cercare di crescere foreste nel balcone, in appartamento, in tasca. Tutti con gli antenati africani e pure tutti ancora attaccati alla razza, migranti cibernetici, socialmediatici, asociali spiazzati, scimmie. Dinosauri senza piume, cariatidi bianche, cattedrali di mattoni, piramidi spellate. Bruti, geni, santi immacolati, giudici supremi con in bocca solo una lingua dialettale. Navigatori del web, tecnologici assemblaggi smart incapaci di orientarsi senza cavo di ricarica. Conoscitori del mondo alla wiki. Approssimativi esperti del pelo dell’erba del vicino. Malati dei nostri stessi mali e di quelli che ci lasciamo inoculare da quattro manipolatori arroganti, incoscienti e vili, che sono comunque il riflesso di noi. Nei lavori di Rebecca si trovano tutte queste cose e molto di più.
Quando ascoltavo le sigle mi commuovevo, anche adesso (che patetico) scendono quelle ridicole lacrime legate alle frasi di rivalsa del bene sul male, della vittoria dei buoni, dell’eroe/eroina sui mostri disumani, della fine della guerra o della sua sospensione. Mi commuove e deprime, credo, il fatto di sapere che non è mai così. Che i buoni non vincono, è una favola, una speranza ancora in voga, un’Ultropia. Da realizzare, in potenza. Andare oltre la realtà, immolarsi alla fantascienza per respirare l’oasi e la pace fondando l’impulso su azioni concrete di lotta e protesta, di affermazione di vita, banali principi di umanità. I mostri siamo noi, per questo amiamo i mostri? Rebecca Agnes mette sotto assedio la roccaforte delle nostre convinzioni ricamando sulla pelle del pensiero, del ricordo, della memoria simboli, miti, personaggi, frasi, testi, oggetti organici, soggetti cristallizzati e colori brillanti. L’assedio è non violento e la bellezza delicata e gioiosa del suo lavoro invita con gentilezza a lasciarsi scuotere e sconquassare dal concetto, chiarissimo, dei contenuti della sua opera.
Rebecca Agnes è una foresta pluviale di domande incastonate, rampicanti, lussureggianti che s’inerpicano tra i muri di città immaginate che però esistono e mutano esplorando vicoli e strade dove s’incontrano persone vere che insieme ne regolano il piano lo espandono e arricchiscono. Il futuro di Rebecca è un presente già passato nel quale però (basterebbe un minimo di attenzione, empatia e cura) sono presenti molecole, germi, organismi, funghi, spore per inseminare il meglio nella società umana, organica ed eterogenea armonia di co-esistenze tolleranti e intelligenti.
La mostra è ricchissima di lavori, disegni, pitture, ricami, è bellissima. I titoli sono storie, riflessioni e domande dirette perché si vuole/desidera davvero creare dialogo, dibattito, condivisione di pensieri. Pone l’accento sul paradosso dell’educazione popolare, sulle scelte di comodo che semplificano nell’immediato ma che a lungo termine portano a conseguenze incontrollabili. Mettiamo in discussione tutto, persino il lavoro dell’artista, il prezzo di vendita, il valore soggettivo dell’opera che lasciamo sia l’acquirente, se interessato, a decidere a patto che si rifletta sulle domande già riportate in apertura di testo. Vogliamo che l’arte espliciti la sua funzione di catalizzatore e crogiuolo, che il pensiero diventi oro.
Benvenut* nel futuro, non potremo più negare le nostre responsabilità sul presente appena passato.
Rebecca Agnes è nata nel 1978 a Pavia. Ha studiato all’accademia di belle arti di Brera di Milano, città in cui ha abitato fino al 2006, anno in cui si è trasferita a Berlino.
Sue mostre personali presso Viafarini e Care/of a Milano. Galleria Davide Gallo (Milano e Berlino) e Fusion Art Gallery / Inaudita a Torino. Beo_Project a Belgrado. Fra le mostre collettive: Ambasciata Italiana di Berlino, Kreuzberg Pavillion, Mica Moca, João Cocteau e Galerie Wedding Berlino. Bethon7 ad Atene. Assab One e Fabbrica del Vapore a Milano. Associazione Culturale dello Scompiglio (LU). Museo Marino Marini a Firenze. GC.AC Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone. CIAC Castello Colonna di Gennazzano, Roma. Centre Pompidou a Parigi.
Fra le residenze: 2018 BoCs Art Cosenza. 2014 Beo_Project Residency, Belgrado. 2013 Habitat # 1, CLANG, Scicli, Sicilia. 2012 Generations, Sofia, Bulgaria. 2011“Mobility and Movemen”, Byala Bulgaria. 2009 Advanced Course in Visual Arts. Fondazione Antonio Ratti. Como. 2005 Art/Lab, Isola San Servolo, Venezia. 2003 Centre International d'Accueil et d'Echange des Récollets, Parigi.
Sue mostre personali presso Viafarini e Care/of a Milano. Galleria Davide Gallo (Milano e Berlino) e Fusion Art Gallery / Inaudita a Torino. Beo_Project a Belgrado. Fra le mostre collettive: Ambasciata Italiana di Berlino, Kreuzberg Pavillion, Mica Moca, João Cocteau e Galerie Wedding Berlino. Bethon7 ad Atene. Assab One e Fabbrica del Vapore a Milano. Associazione Culturale dello Scompiglio (LU). Museo Marino Marini a Firenze. GC.AC Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone. CIAC Castello Colonna di Gennazzano, Roma. Centre Pompidou a Parigi.
Fra le residenze: 2018 BoCs Art Cosenza. 2014 Beo_Project Residency, Belgrado. 2013 Habitat # 1, CLANG, Scicli, Sicilia. 2012 Generations, Sofia, Bulgaria. 2011“Mobility and Movemen”, Byala Bulgaria. 2009 Advanced Course in Visual Arts. Fondazione Antonio Ratti. Como. 2005 Art/Lab, Isola San Servolo, Venezia. 2003 Centre International d'Accueil et d'Echange des Récollets, Parigi.
SELECTED AVAILABLE WORKS (more on view at the gallery)
REBECCA AGNES
nata a pavia nel 1978
diploma dell'accademia di belle arti di brera, milano, 2001
vive e lavora fra milano e berlino
born in 1978 in pavia, italy
degree in fine arts brera academy, milan, 2001
lives and works in milan and berlin
nata a pavia nel 1978
diploma dell'accademia di belle arti di brera, milano, 2001
vive e lavora fra milano e berlino
born in 1978 in pavia, italy
degree in fine arts brera academy, milan, 2001
lives and works in milan and berlin
PRESSO LA FUSION ART GALLERY:
Rebecca Agnes + Stefania Migliorati | COORDINATE
Rebecca Agnes +
Stefania Migliorati COORDINATE a cura di Barbara Fragogna 12.12.2015 - 24.01.2016 Inaugurazione sabato 12 dicembre ore 19 Mar - Sab // 15 - 19 e su appuntamento Le artiste saranno presenti |
“L’eterotopia ha il potere di giustapporre, in un unico luogo reale, diversi spazi, diversi luoghi che sono tra loro incompatibili.” Michel Foucault
La Fusion Art Gallery presenta “Coordinate”, mostra bipersonale di Rebecca Agnes e Stefania Migliorati. Le due artiste berlinesi d’adozione, già familiari a una mutua collaborazione (seppur sviluppando una pratica indipendente e personale) presenteranno in galleria un gruppo di sei lavori in aperto dialogo. Ogni coppia di lavori difatti, come in un incrocio/incontro lati-longitudinale, intersecherà i suoi assi (fatti di tela, filo, segno, linea, parola, carta e quindi di storia, incontro, identità, appartenenza, alterità) in un centro (luogo d’incontro, osservatorio) dal quale partire per compiere un percorso ricodificato e relativamente esplicito sul senso stesso della natura del suo indagare. In “Coordinate” Rebecca Agnes e Stefania Migliorati condividono un impianto concettuale che gravita principalmente (spesso in senso lato) attorno ai temi del luogo (Genius loci) inteso come spazio/mappa che si modifica descrivendosi nell’immaginario, che si adatta nel site-specific, che rimane irrimediabilmente se stesso seppur traducendosi specularmente nel suo doppio nel tentativo di una lettura (per quanto possibile) oggettiva della realtà. Che si tratti di una geografia rigorosa o di un’idea geografica, di uno spazio cosmico fanta-e-scientifico o di un cosmo domestico/addomesticato, di un luogo che non è altro che sé o un sé migrante (corpo come luogo, pensiero nello spazio), il luogo cui ci si riferisce è sempre e comunque un luogo identitario che si pone e pone domande sull’attendibilità dei dati a disposizione e sul dubbio che quegli stessi dati non siano altro che la parzialità di un evento imparziale e non verificabile. I luoghi di Agnes e Migliorati sono territoriali, fisici, atomici e al tempo stesso astratti, impalpabili e grafici, sono metaforici e metafisici, poetici e analitici, sono il pretesto per descrivere il sociale, l’attuale, il contemporaneo e sono, soprattutto, lo sprone per proiettarsi, magari ortogonalmente, dal “qui” al “dove”. TORINO INCONTRA BERLINO Doppia personale di Rebecca Agnes e Stefania Migliorati, artiste entrambe da anni residenti a Berlino, che in occasione della loro prima mostra presso la Fusion Gallery esporranno una serie di diversi lavori installativi. Percorsi, mappature, coordinate sono alcuni dei temi trattati dalle opere che si innestano nello spazio espositivo, dialogando fra loro. |
“Heterotopias have the power of juxtaposing in a single real place different spaces and locations that are incompatible with each other.” Michel Foucault
Fusion Art Gallery presents “Coordinate”, a two person exhibition by Rebecca Agnes and Stefania Migliorati. The two Italian artists from Berlin, their adopted city, have already collaborated in the past though they have developed independent and personal experiences. They present a group of six pieces in an open dialogue with each other. Every pair of works, in fact, intersects their axis (made of canvas, threads, lines, words, paper and thus made of history, encounter, identity, similarity and dissimilarity) like when lines of latitude and longitude meet. The intersection– an observatory and meeting point- is the place where a newly codified and relatively clear path about the meaning of the analysis itself begins. The “Coordinate(s)” - Rebecca Agnes and Stefania Migliorati - share a conceptual structure. They mainly gravitate, often broadly speaking, around the spirit of a place (Genius Loci), meaning the space/map that changes describing itself in the unreal, that adjusts itself to the site-specific, but that remains unmistakably the same albeit conveying a mirror image of itself in the attempt to give, as far as possible, an objective view of reality. The place we are referring to is always a personal one – be it an exact geographical location or a geographical idea, a sci-fi cosmic area or a domestic/domesticated universe, the self itself or a migrant self (body as the place, thought in the space). It queries itself and the others about the reliability of the available data, and it brings into question the assumption that those data are nothing more than a part of an impartial unverifiable event. Agnes and Migliorati choose places that are simultaneously local, physical, atomic and abstract, indefinite and graphic; they are metaphoric and metaphysical, poetic and analytical; they are the excuse to describe the social and the present contemporary issues but, above all, they are the inspiration to project ourselves - maybe orthogonally- from here to where. The new book by Stefania Migliorati In 4 Steps, in collaboration with Edizioni Inaudite- Collana Gli Irriverenti, and The Italian Alphabet Has 21 Letters by Rebecca Agnes will also be presented at the exhibition. The exhibition is part of the “Torino incontra Berlino” Festival. |
in collaborazione con
EDIZIONI INAUDITE Collana Gli Irrievanti
PUBBLICAZIONI
Stefania Migliorati | IN 4 STEPS
ED. Limitata di 100
Ogni edizione contiene un bozzetto originale usato per la realizzazione dei disegni raccolti nel libro. Esercizi personali di scrittura per dare luogo ad altri esercizi.
Rebecca Agnes | THE ITALIAN ALPHABET HAS 21 LETTERS
ED. Limitata di 100 di cui 21 special editions
Ogni edizione contiene un intervento dell'artista.
www.edizioniinaudite.weebly.com
EDIZIONI INAUDITE Collana Gli Irrievanti
PUBBLICAZIONI
Stefania Migliorati | IN 4 STEPS
ED. Limitata di 100
Ogni edizione contiene un bozzetto originale usato per la realizzazione dei disegni raccolti nel libro. Esercizi personali di scrittura per dare luogo ad altri esercizi.
Rebecca Agnes | THE ITALIAN ALPHABET HAS 21 LETTERS
ED. Limitata di 100 di cui 21 special editions
Ogni edizione contiene un intervento dell'artista.
www.edizioniinaudite.weebly.com