ALESSANDRO FARA
Electri-City an infinite circle
Electri-City an infinite circle
SABATO 14 SETTEMBRE
aperitivo ore 18
performance ore 19
Finissage con VIDEO PERFORMANCE LIVE NOISE
di FARA + TOGACI + CAPUTO
Fusion Art Gallery / Inaudita apre le porte della galleria e coglie l’occasione di mostrarsi, sempre nella sua gestione "Inaudita" che mira alla creazione, presentazione e documentazione dell’arte contemporanea in tutte le sue forme.
Nella serata L'artista Alessandro Fara realizzerà una video performance live di Electri-City, un progetto in continua fase di realizzazione che tenta di indagare il rapporto tra naturale ed artificiale, tra spirituale e razionale, individuando l’elettricità come elemento fondamentale e punto di contatto tra questi concetti.
Il percoso live sarà narrato per l'occasione dal mago di machine sensibili Antonio Caputo, e dalla voce di Togaci .
Creando una dimensione visiva, uditiva con una iconoclastia vocale che sfilaccia e lacera le sezioni strumentali, a tratti giocate sull’imprevedibile accostamento di pattern ciclici e flussi di coscienza silenziato e flagellato da un’oleosa marea noise.
Electri-City di Alessandro Fara prenderà una nuova forma stimolando l'animo del fruitore, creando un testimonianza perduta e poi ritrovata, scritta e fissata come titoli di coda già ultimati, con nessuna aspettativa di fronte e nessuna prospettiva alle spalle, perchè la natura ci sta parlando.
aperitivo ore 18
performance ore 19
Finissage con VIDEO PERFORMANCE LIVE NOISE
di FARA + TOGACI + CAPUTO
Fusion Art Gallery / Inaudita apre le porte della galleria e coglie l’occasione di mostrarsi, sempre nella sua gestione "Inaudita" che mira alla creazione, presentazione e documentazione dell’arte contemporanea in tutte le sue forme.
Nella serata L'artista Alessandro Fara realizzerà una video performance live di Electri-City, un progetto in continua fase di realizzazione che tenta di indagare il rapporto tra naturale ed artificiale, tra spirituale e razionale, individuando l’elettricità come elemento fondamentale e punto di contatto tra questi concetti.
Il percoso live sarà narrato per l'occasione dal mago di machine sensibili Antonio Caputo, e dalla voce di Togaci .
Creando una dimensione visiva, uditiva con una iconoclastia vocale che sfilaccia e lacera le sezioni strumentali, a tratti giocate sull’imprevedibile accostamento di pattern ciclici e flussi di coscienza silenziato e flagellato da un’oleosa marea noise.
Electri-City di Alessandro Fara prenderà una nuova forma stimolando l'animo del fruitore, creando un testimonianza perduta e poi ritrovata, scritta e fissata come titoli di coda già ultimati, con nessuna aspettativa di fronte e nessuna prospettiva alle spalle, perchè la natura ci sta parlando.
Alessandro Fara
Electri-City an infinite circle Inaugurazione sabato 22 giugno - ore 19 dal 22.6.2019 Gio - Sab // 16 - 19.30 e su appuntamento La Fusion Art Gallery presenta Electri-City an infinite circle, mostra personale di Alessandro Fara in occasione della quale l’artista presenterà un ciclo completo del suo progetto video Electri-City e un gruppo di lavori fotografici e installativi, Electri-City è un progetto in continua fase di realizzazione che tenta di indagare il rapporto tra naturale ed artificiale, tra spirituale e razionale, individuando l’elettricità come elemento fondamentale e punto di contatto tra questi concetti. Se agli albori dell’umanità i fenomeni elettrici dati da fulmini e temporali erano visti come qualcosa di affascinante, spaventoso, incontrollabile e in qualche modo divino, con il passare dei secoli e con l’evoluzione della tecnica l’uomo ha potuto sempre più dominare questo elemento naturale trasformandolo a seconda dei propri bisogni in luce, movimento, calore e in generale energia. La mostra rientra nei circuiti di NEsxT, COLLA, ContemporaryArt Torino e Piemonte. |
Dai la scossa all’orrido
di Barbara Fragogna
“Il mio film è composto della materia di cui sono fatti gli incubi. Io ho paura di molte cose, ma soprattutto delle bocche e dei denti degli uomini…”– David Lynch
Un poeta maledetto. Alessandro Fara scatarra la bile, sfida l’urlo, spacca le orecchie e gli occhi, elettrifica il filo che tiene appesi al vuoto, infastidisce, provoca, sbanda, accieca, stordisce, disturba. Sardo, duro, stoico, sensibile, onesto, limpido. I mostri, maschere, bestie di richiami tradizionali atavici turbano gli incubi e cullano i sogni, gargolle anti-male, denuncia furiosa di maledizioni sociali. Maledizioni e bestemmie. Perché non è dei mansueti oramai il futuro, è dei ribelli attivi, dei costruttori di mazze sia intellettuali che artistiche e fisiche. Il discorso è un insulto esistenziale maturo, in una vita che è parodia del danno, solo i dannati danneggiano i cardini. Non è dei silenziosi né dei rassegnati e passivi il futuro. Le scariche elettriche innervano il golem, creatura fatta a pezzi, viva per miracolo. Creatura mitica, distruttore elettrico, demiurgo savio, obbrobrio umano con l’upgrade radioattivo, folle visione disperata.
Nei discorsi di Alessandro c’è il fuoco che brucia il pascolo in previsione (o profezia) di una nuova semina. Raccolto geneticamente mercificato, fallimento della passione, trionfo dell’immolato. I suoi idoli sono iene che ti ridono in faccia, sberleffano cravatte e fronzoli, illuminando un percorso di ostacoli e tagliole. Nel deserto dei crani spellati, vene e circuiti boicottano la pace del pensiero resiliente. Contraddicono la miseria con l’onore, l’onere e il fango. Nel buio lampeggia oltre le case e i paesaggi, nel campo magnetico trapassati della stessa materia siamo un tutt’uno. Ancora più ridicolo pensare alle divisioni, alle caste, le classi sociali i colori e i paesi, i confini labili che dalla pelle passano al palo qualsiasi logica di transizione.
Solo una visione miracolosa e cieca non tradirà la sospensione di dio.
Solo un suono allarmato potrà scassinare la cassatomba del mondo.
di Barbara Fragogna
“Il mio film è composto della materia di cui sono fatti gli incubi. Io ho paura di molte cose, ma soprattutto delle bocche e dei denti degli uomini…”– David Lynch
Un poeta maledetto. Alessandro Fara scatarra la bile, sfida l’urlo, spacca le orecchie e gli occhi, elettrifica il filo che tiene appesi al vuoto, infastidisce, provoca, sbanda, accieca, stordisce, disturba. Sardo, duro, stoico, sensibile, onesto, limpido. I mostri, maschere, bestie di richiami tradizionali atavici turbano gli incubi e cullano i sogni, gargolle anti-male, denuncia furiosa di maledizioni sociali. Maledizioni e bestemmie. Perché non è dei mansueti oramai il futuro, è dei ribelli attivi, dei costruttori di mazze sia intellettuali che artistiche e fisiche. Il discorso è un insulto esistenziale maturo, in una vita che è parodia del danno, solo i dannati danneggiano i cardini. Non è dei silenziosi né dei rassegnati e passivi il futuro. Le scariche elettriche innervano il golem, creatura fatta a pezzi, viva per miracolo. Creatura mitica, distruttore elettrico, demiurgo savio, obbrobrio umano con l’upgrade radioattivo, folle visione disperata.
Nei discorsi di Alessandro c’è il fuoco che brucia il pascolo in previsione (o profezia) di una nuova semina. Raccolto geneticamente mercificato, fallimento della passione, trionfo dell’immolato. I suoi idoli sono iene che ti ridono in faccia, sberleffano cravatte e fronzoli, illuminando un percorso di ostacoli e tagliole. Nel deserto dei crani spellati, vene e circuiti boicottano la pace del pensiero resiliente. Contraddicono la miseria con l’onore, l’onere e il fango. Nel buio lampeggia oltre le case e i paesaggi, nel campo magnetico trapassati della stessa materia siamo un tutt’uno. Ancora più ridicolo pensare alle divisioni, alle caste, le classi sociali i colori e i paesi, i confini labili che dalla pelle passano al palo qualsiasi logica di transizione.
Solo una visione miracolosa e cieca non tradirà la sospensione di dio.
Solo un suono allarmato potrà scassinare la cassatomba del mondo.
ELECTRI-CITY #4 (REPRISE), Video HD, 3.29 min.,2019
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I THINK I'M DUMB... BUT I HAVE SOME GLUE
la nuova mostra del progetto COLLA OPENING: martedì 19 marzo, ore 18:30 SPAZIO FERRAMENTA, Via Bellezia 8/g, TorinoParagraph. Spazio Ferramenta presenta, dal 19 marzo al 7 aprile 2019, un nuovo progetto nell’ambito di COLLA, il circuito torinese di gallerie e spazi indipendenti. Per questa edizione, insieme a Spazio Ferramenta, presenteranno i propri artisti: Galleria Moitre, Burning Giraffe Art Gallery e Fusion Art Gallery - Inaudita. Il titolo della mostra è formato da due versi estrapolati da un brano dei Nirvana, I think I'm dumb...But I have some glue, tradotto: “Penso di esser stupido…ma ho della colla”. ln un periodo storico dove viene elogiata l’ignoranza e la stoltezza a fini propagandistici, gli artisti possono essere una voce fuori dal coro, un aiuto alla ragione, e attraverso le loro creazioni stimolare il pensiero e la curiosità di molti. Fusion Art Gallery / Inaudita propone l’opera di Alessandro Fara, ELECTRI-CITY #4 (REPRISE), un progetto in continua fase di realizzazione che tenta di indagare il rapporto tra naturale ed artificiale, tra spirituale e razionale, individuando l’elettricità come elemento fondamentale e punto di contatto tra questi concetti. Se agli albori dell’umanità i fenomeni elettrici dati da fulmini e temporali erano visti come qualcosa di affascinante, spaventoso, incontrollabile e in qualche modo divino, con il passare dei secoli e con l’evoluzione della tecnica l’uomo ha potuto sempre più dominare questo elemento naturale trasformandolo a seconda dei propri bisogni in luce, movimento, calore e in generale energia. |
SOUND INSTALLATION / ONE-DAY EVENT: Giovedì 10 maggio H. 19 - 21
PAY ATTENTION OR GO AWAY
PAY ATTENTION OR GO AWAY
VAI all' INTERVISTA INAUDITA DI Linda Azzarone
A.Fara, Still da video, 2018
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‘PAY ATTENTION OR GO AWAY’
tecnica: stop motion/audio anno: 2018 ‘PAY ATTENTION OR GO AWAY’ è un’installazione site-specific ragionata appositamente per scomodare il pubblico, pretendendo da quest’ultimo la sua massima attenzione, concentrazione e sopportazione per poter esserne goduta. E’ un lavoro per il pubblico e al contempo contro di esso, è una sfida a soffrire per fruire dello “spettacolo” artistico, per comunicare l’esigenza profonda di uno scambio, non necessariamente benevolo, tra colui che crea l’opera d’arte e chi la osserva e l’ascolta. L’azione si nasconde in un gioco di specchi e riflettendosi su essi si rende accessibile allo spettatore in un determinato spazio fisico costretto e violento individuato dal suono, che assume qui un carattere esistenziale e fondamentale al sacrificio dell’astante. Quindi, caro pubblico, ascolta con attenzione o vattene via da qui! Alessandro Fara |
SCREENING / ONE-DAY EVENT: Sabato 20 gennaio H. 19 - 21
Alessandro Fara Screening sabato 20 gennaio - ore 19-21 La Fusion - Inaudita presenta nell'ambito del programma ONE-DAY EVENT, lo SCREENING di tutti i lavori video di Alessandro Fara. Il giovane artista sardo ha ottenuto nel 2016 la specializzazione in Nuove Tecnologie dell'arte presso l'Accademia Albertina di Belle Arti. Vive e lavora tra Torino e la Sardegna. L'evento è parte dei circuiti COLLA , NEsxT e ContemporaryArt Torino e Piemonte. |
Fusion / Inaudita è un progetto di Associazione INAUDITA In collaborazione con: Edizioni Inaudite, COLLA/To contemporary art network NEsxT / Independent Art Network ContemporaryArt Torino+Piemonte |
ARTIST STATEMENT
La mia ricerca artistica punta lo sguardo principalmente sulla società nel suo farsi storico.
Il passato e il presente si rimescolano come a volersi rincorrere, mettendo in luce contrasti e similitudini tra il tempo della memoria e quello del vissuto nell’attualità, ovvero il mondo antico che rimbalza nella nostra epoca giocandovi un ruolo determinante.
Questa visione si realizza in maniera frammentaria attraverso un vissuto personale, fatto di continui spostamenti tra la Sardegna, dove sono nato e cresciuto, e Torino, la mia città adottiva da ormai sette anni. La prima parte della mia esperienza visiva ha quindi allenato uno sguardo orizzontale e disteso, favorito dai paesaggi aperti e dalle architetture arcaiche disseminate nell’orizzontalità del territorio; nella seconda la città si impone verticalmente con edifici che tagliano lo sguardo e riempiono lo spazio. Da un lato cumuli di macerie archeologiche abbandonate a se stesse, dall'altro un'urbanizzazione e un'industrializzazione spietate; da una parte un tempo quieto e dilatato che esprime il vuoto entro cui si annida un abisso senza fondo, dall'altra una corsa frenetica entro il reticolo dei percorsi urbani, delle relazioni ed in generale di una
percezione del tempo pieno e quasi ininterrotto, scandito inesorabilmente dalle lancette dell’orologio.
A partire da questi punti di contatto/contrasto prendono forma video, installazioni, disegni e illustrazioni di frammenti di un presente distopico che tende a riattualizzare l'antico nella società contemporanea.
I diversi media si scontrano tra loro e in questo modo materia organica e componenti elettrici ed elettronici obsoleti si fondono diventando sculture che si riappropriano di nuova vita e movimento tramite l'animazione in pixillation e stop-motion.
Una lotta tra opposti che, scontrandosi, si contaminano l’uno con l’altro generando una forma complessa e un’estetica stratificata.
La mia ricerca artistica punta lo sguardo principalmente sulla società nel suo farsi storico.
Il passato e il presente si rimescolano come a volersi rincorrere, mettendo in luce contrasti e similitudini tra il tempo della memoria e quello del vissuto nell’attualità, ovvero il mondo antico che rimbalza nella nostra epoca giocandovi un ruolo determinante.
Questa visione si realizza in maniera frammentaria attraverso un vissuto personale, fatto di continui spostamenti tra la Sardegna, dove sono nato e cresciuto, e Torino, la mia città adottiva da ormai sette anni. La prima parte della mia esperienza visiva ha quindi allenato uno sguardo orizzontale e disteso, favorito dai paesaggi aperti e dalle architetture arcaiche disseminate nell’orizzontalità del territorio; nella seconda la città si impone verticalmente con edifici che tagliano lo sguardo e riempiono lo spazio. Da un lato cumuli di macerie archeologiche abbandonate a se stesse, dall'altro un'urbanizzazione e un'industrializzazione spietate; da una parte un tempo quieto e dilatato che esprime il vuoto entro cui si annida un abisso senza fondo, dall'altra una corsa frenetica entro il reticolo dei percorsi urbani, delle relazioni ed in generale di una
percezione del tempo pieno e quasi ininterrotto, scandito inesorabilmente dalle lancette dell’orologio.
A partire da questi punti di contatto/contrasto prendono forma video, installazioni, disegni e illustrazioni di frammenti di un presente distopico che tende a riattualizzare l'antico nella società contemporanea.
I diversi media si scontrano tra loro e in questo modo materia organica e componenti elettrici ed elettronici obsoleti si fondono diventando sculture che si riappropriano di nuova vita e movimento tramite l'animazione in pixillation e stop-motion.
Una lotta tra opposti che, scontrandosi, si contaminano l’uno con l’altro generando una forma complessa e un’estetica stratificata.
Alessandro Fara (Macomer, 1990) Vive e opera tra Torino e la Sardegna.
Agosto 2017
artista selezionato per il festival della resilienza a Macomer
27-30 luglio 2017 Paratissima Cagliari
19-28 maggio 2017 Partecipazione a HERE presso la Cavallerizza Reale a Torino
12 Marzo 2017 collettiva presso ex ghiacciaie del mercato di Porta Palazzo (Torino)
7 febbraio 2017 Collettiva in piazza Carlo Alberto (Torino) per la 1° giornata nazionale contro il bullismo
Settembre 2016 Collettiva presso lo spazio espositivo “Pensiero Libero, Factory” Via Sabaudia, 25/A
Settembre 2016 AccaAtelier terza edizione, artista ospite nello studio IZILapse di Fragogna e Zambotti
Settembre 2015 - Maggio 2016 stage presso Fusion Art Gallery - piazza Peyron 9/G, Torino
23- 29 Maggio 2016 Collettiva “Galleria Aperta - Il Pensiero Libero” c/o Shopville le Gru, Grugliasco a cura di: associazione On Design Art
Marzo 2016 Laurea triennale in Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia Albertina di belle Arti di Torino
Novembre 2015 Partecipazione a Paratissima XI
8 Maggio 2014 diprese e montaggio video del laboratorio di teatro per il ventesimo anniversario dell’ETF c/o SERMIG di Torino.
In collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino Prof. referente: Fabrizio Pompei
Dicembre 2012 Collettiva “Culture al Marg(h)ine” c/o U.N.L.A. Centro servizi culturali Macomer
Collettiva artistica organizzata dall’associazione ALAS di Macomer (NU)
2010
Diploma in scienze sociali c/o Liceo Scientifico Galileo Galilei di Macomer (NU)
Agosto 2017
artista selezionato per il festival della resilienza a Macomer
27-30 luglio 2017 Paratissima Cagliari
19-28 maggio 2017 Partecipazione a HERE presso la Cavallerizza Reale a Torino
12 Marzo 2017 collettiva presso ex ghiacciaie del mercato di Porta Palazzo (Torino)
7 febbraio 2017 Collettiva in piazza Carlo Alberto (Torino) per la 1° giornata nazionale contro il bullismo
Settembre 2016 Collettiva presso lo spazio espositivo “Pensiero Libero, Factory” Via Sabaudia, 25/A
Settembre 2016 AccaAtelier terza edizione, artista ospite nello studio IZILapse di Fragogna e Zambotti
Settembre 2015 - Maggio 2016 stage presso Fusion Art Gallery - piazza Peyron 9/G, Torino
23- 29 Maggio 2016 Collettiva “Galleria Aperta - Il Pensiero Libero” c/o Shopville le Gru, Grugliasco a cura di: associazione On Design Art
Marzo 2016 Laurea triennale in Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia Albertina di belle Arti di Torino
Novembre 2015 Partecipazione a Paratissima XI
8 Maggio 2014 diprese e montaggio video del laboratorio di teatro per il ventesimo anniversario dell’ETF c/o SERMIG di Torino.
In collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino Prof. referente: Fabrizio Pompei
Dicembre 2012 Collettiva “Culture al Marg(h)ine” c/o U.N.L.A. Centro servizi culturali Macomer
Collettiva artistica organizzata dall’associazione ALAS di Macomer (NU)
2010
Diploma in scienze sociali c/o Liceo Scientifico Galileo Galilei di Macomer (NU)
Alessandro Fara nasce in Sardegna nel 1990. Nel 2011 si trasferisce a Torino dove studia Nuove Tecnologie e comincia a produrre le prime opere video e stop-motion. Nel dicembre del 2012 espone per la mostra collettiva ‘Culture al Marg(h)ine’ organizzata dalla neonata associazione culturale ALAS di Macomer. Nel luglio del 2015 comincia una collaborazione con la Fusion Art Gallery e nel novembre dello stesso anno partecipa a Paratissima presentando disegni e illustrazioni. Durante il 2016 espone a diverse mostre collettive tra cui HERE (Cavallerizza Reale) e viene invitato come artista ospite nello studio di Barbara Fragogna e Davies Zambotti per ‘Accatelier’ a Torino. Nel 2017 espone la sua prima mostra personale ‘il mercato della memoria’ presso Camera Bianca Exporoom, a Reggio Emilia, all’interno del circuito OFF di ‘Fotografia Europea’ e nell’agosto dello stesso anno viene selezionato tra gli artisti partecipanti al ‘Festival della Resilienza’ di Macomer. Nel 2018 diventa membro del laboratorio artistico Pietra ed espone presso la Fusion Art Gallery diverse opere video e la sua prima audio installazione. Attualmente vive e lavora tra la Sardegna e Torino continuando la collaborazione con il Laboratorio Artistico Pietra e la Fusion Art Gallery.